Lo zucchero adatto per il nostro cervello? Il Galattosio!

Cerebro® attraverso la collaborazione con centri internazionali ha realizzato il D-Galattosio forte, 9 grammi in una capsula, da estrazione vegetale 100% dal sedano rapa.

Malattie neurodegenerative, sclerosi multipla, diabete di tipo II, esaurimento cronico, sindrome metabolica.

È questo, brevemente, l’elenco delle patologie che hanno un “dolce” nemico in comune: il galattosio.

Dalle ricerche portate avanti da Ce.Ri.Fo.S, centro di Ricerca e Formazione scientifica, in collaborazione con Cerebro®, è stato infatti dimostrato come questo zucchero semplice, o monosaccaride, contenuto nel latte materno e dunque ben noto al nostro metabolismo, riesca a contrastare i sintomi delle più gravi malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, oggi tra le più grandi sfide della sanità europea.

In presenza di stress cronico o di insulina elevata i recettori insulinici delle cellule si danneggiano; alla lunga questo danno rende più difficile l’accesso degli zuccheri nella cellula, alla quale finisce per mancare l’energia. Trovandosi in una situazione di emergenza, la cellula brucia altri elementi preziosi, causando iperacidità intra ed extra cellulare e favorendo l’accumulo di cataboliti e ammoniaca. Questa situazione, oltre ad avere conseguenze negative sull’attività cerebrale, causa nella muscolatura e in diversi altri organi conseguenze fatali.

Il galattosio, invece, è un monosaccaride che ha un’importante caratteristica: penetra nella cellula senza aver bisogno del recettore insulinico e viene quindi metabolizzato indipendentemente dall’insulina. Questa peculiarità rende il galattosio essenziale nell’interruzione di quel circolo metabolico vizioso che danneggia le prestazioni cognitive, insieme alle funzioni di vari organi, tra cui fegato e reni.

Al fine di valutare l’efficacia del D-Galattosio prodotto da Cerebro® da un estratto 100% vegetale, Ce.Ri.Fo.S ne ha permesso l’applicazione e l’utilizzo sui pazienti.

Negli studi condotti dal nostro Centro di Ricerca, è stato ampiamente dimostrato il potere del galattosio di diminuire i valori della glicemia e favorire il miglioramento della prestazione cognitiva. Nello studio più recente il D-Galattosio è stato somministrato quotidianamente per sei mesi a pazienti in fase preclinica di demenza. All’inizio, durante e alla fine della ricerca è stata verificata la prestazione cognitiva dei pazienti attraverso la somministrazione di diversi tipi di test; dai risultati sono chiaramente emersi miglioramenti significativi in alcuni settori specifici delle funzioni cerebrali, confermando dunque che la somministrazione di galattosio migliora l’apporto di energia alle cellule cerebrali tanto da impedirne il decadimento pur con l’avanzare dell’età.

«Un altro studio che ha riguardato i malati di diabete II, a cui è stato somministrato il D-Galattosio due volte a settimane, ha evidenziato un notevole miglioramento dei valori della glicemia che sono tornati a valori normali nel giro di tre mesi» commenta il dottor Samorindo Peci, direttore scientifico di Ce.Ri.Fo.S che da anni porta avanti la ricerca sulle malattie neuroinfiammatorie sopra elencate.

Con questo non si vuole affermare che il galattosio è la cura d’elezione per la malattia di Alzheimer e le altre patologie citate, ma che certamente può migliorarne molto la sintomatologia agevolando la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari.

 

 

Riproduzione Riservata ©

Di Federica Peci

Psicologa, Giornalista Scientifica

In collaborazione con lo Staff di Cerebro®

Cerebro®, Start-Up nelle Neuroscienze ad alta tecnologia e innovazione, supporta i pazienti di studi medici e poliambulatori associati attraverso metodiche e approcci diversi per favorire un miglioramento della percezione e della qualità di vita di ogni singolo individuo.

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