Lo studio clinico di due ricercatrici italiane dimostra che ascoltare musica a certe frequenze, unito al trattamento di Stimolazione magnetica transcranica è una ricetta efficace e potente per rilassare il cervello
All ‘anagrafe’ si chiama protocollo Willow. È stato sviluppato da Federica Peci e Maddalena Castelletti, ricercatrici psicologhe esperte in Neuropsicologia Clinica e tecniche di modulazioni cerebrali, per dimostrare che, attraverso la combinazione di due metodiche non invasive, si può ottenere un significativo stato di rilassamento cerebrale, quello stato in cui l’attività del cervello è caratterizzata da onde cerebrali a bassa frequenza.
«L’attività elettrica del cervello viene misurata in frequenze e può essere rilevata tramite un
elettroencefalogramma» spiegano le ricercatrici. «Esistono diverse tipologie di onde cerebrali, ciascuna associata a stati di coscienza specifici: le onde alfa sono tipiche del rilassamento cerebrale, si manifestano quando siamo svegli ma in uno stato di calma, con gli occhi chiusi, durante una meditazione leggera o appena prima di addormentarci. Sono associate a una sensazione di benessere, creatività e riduzione dello stress. Le onde delta sono quelle a frequenza più bassa, caratteristiche del sonno profondo senza sogni. I risultati preliminari del nostro studio clinico mostrano nei soggetti dopo il trattamento un aumento significativo delle onde alfa e delta».
In cosa consiste il protocollo Willow?
«È un trattamento che combina insieme la stimolazione binaurale, ossia l’ascolto di due toni di frequenza leggermente diversa in ciascun orecchio, e la stimolazione magnetica statica transcranica (tSMS), una tecnica non invasiva che modula l’eccitabilità dei neuroni grazie all’applicazione di un campo magnetico statico su zone specifiche della testa. In altre parole, regola la capacità dei neuroni di generare o trasmettere impulsi elettrici. Possiamo immaginare un neurone come una lampadina e l’eccitabilità come la sua sensibilità a essere accesa: la stimolazione magnetica transcranica è in grado di aumentare o diminuire questa sensibilità, rendendo i neuroni più o meno propensi a rispondere e a comunicare tra loro».
Come si è svolto lo studio?
«Abbiamo selezionato 14 partecipanti, 7 donne, 7 uomini, di età compresa tra 18 e 40 anni, su base volontaria (escludendo tramite screening preliminare chi presentava tratti di disturbo d’ansia o depressione per non interferire con i risultati). Il campione è stato sottoposto nella prima fase a un elettroencefalogramma per rilevare l’attività cerebrale nelle bande di frequenza alfa e delta. Successivamente è stato applicato il protocollo Willow, che prevede la combinazione di stimolazione magnetica statica transcranica e l’ascolto di musica binaurale, per 20 minuti. Infine, si è proceduto con il secondo elettroencefalogramma post trattamento, sempre focalizzato sulle onde alfa e delta».
Quali sono stati i risultati?
«I volontari hanno subito riferito una sensazione di maggior benessere e rilassamento al termine del
trattamento, uno stato che l’elettroencefalogramma mostrava chiaramente. In quasi tutti i partecipanti è emerso un incremento sia nei valori minimi che massimi delle onde cerebrali alfa e delta dopo l’applicazione del protocollo Willow, rispetto alla situazione di partenza. Una tendenza particolarmente marcata in alcuni soggetti, che hanno mostrato un salto significativo nei valori post-trattamento. Questo risultato suggerisce che la combinazione di stimolazione magnetica statica transcranica e musica binaurale ha effettivamente un impatto misurabile sull’attività cerebrale legata al rilassamento e può rappresentare una via efficace e non invasiva per migliorare la qualità di vita di tutte quelle persone che sperimentano delle difficoltà quotidiane e lavorative e vogliono prendersi cura di sé.
Quale sarà la prossima fase dello studio clinico?
«La ricerca è in fase di estensione, l’obiettivo è confermare questi risultati su un campione più ampio e da lì validare l’efficacia del trattamento combinato di Stimolazione magnetica statica
transcranica e stimolazione binaurale come metodo non invasivo per indurre stati di rilassamento,
con potenziali applicazioni terapeutiche per stress, disturbo d’ansia generalizzato e disturbi del sonno».
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Sarà un’esperienza nuova e rilassante di 45 minuti. Il trattamento avviene nella sede dell’Istituto San Celestino, a Milano (via Paisiello 24)